Povertà e Inclusione Sociale
Nell’ambito dell’analisi dei bisogni della popolazione residente nel territorio si registra la presenza di adulti in situazione di vulnerabilità sociale per assenza di risorse personali e reti familiari, con problematiche socio economiche relazionali che richiedono una presa in carico da parte del servizio sociale.
Distinguendo l’adulto fragile dal soggetto con proprie risorse personali e una rete d’aiuto che può modificare il suo stato contingente di difficoltà, potranno accedere agli interventi coloro che presentano fragilità sociali multifattoriali per la compresenza di problematiche che determinano lo stato di esclusione sociale; di solitudine determinata dalla povertà o devianza/patologia delle reti relazionali personali con il compagno e nella gestione dei figli. Per questi adulti, la circolarità dei fattori povertà (economica, relazionale, culturale, informativa e progettuale), violenza (su gli altri, sul proprio nucleo e su se stessi) e solitudine (difficoltà a creare e tenere legami sia forti che deboli, malattie terminali e/o invalidanti, depressione, dipendenza) sembrano essere le costanti, tra loro intrecciate in un processo circolare di causa ed effetto, dove non si riesce a cogliere, proprio perché circolare, l’inizio o la causa scatenante, che accompagnano il processo dal benessere, al rischio, alla vulnerabilità.
In particolare si individuano difficoltà vissute da nuclei monogenitoriali (donna con figli minori) e da singoli adulti, senza fissa dimora, in situazione di marginalità sociale.
Per questi soggetti il servizio ha il compito di predisporre esperienze progettuali innovative atte a favorire la prevenzione e la risoluzione delle possibili situazioni di disagio sociale a carico dei singoli e delle famiglie. Esperienze progettuali che devono essere il più possibile individualizzate, concordate con la persona singola o con la famiglia e che definiscano: la natura del bisogno stesso, gli obiettivi e le modalità di intervento, il costo, la durata e gli strumenti di verifica.
I suddetti percorsi consistono in un intervento innovativo con valenza socio-assistenziale/sanitaria, realizzato dagli Enti istituzionali titolari delle funzioni socio-assistenziali/sanitarie a livello territoriale, mediante la promozione dell’autonomia personale attraverso la valorizzazione delle capacità personali dell’assistito e l’inclusione sociale attraverso lo svolgimento di attività in contesti di vita quotidiana o in ambienti di servizio collocati anche in contesti lavorativi.
L’Area strategica “Povertà ed inclusione sociale” raggruppa i servizi dell’ente rivolti agli adulti fragili, alle persone in stato di povertà e a tutti i soggetti a rischio di esclusione sociale. Vi rientrano l’assistenza economica, i servizi domiciliari per persone fragili, gli inserimenti in comunità di donne sole e vittime di violenza, nonché i servizi e progetti di accoglienza dei migranti.
Distinguendo l’adulto fragile dal soggetto con proprie risorse personali e una rete d’aiuto che può modificare il suo stato contingente di difficoltà, potranno accedere agli interventi coloro che presentano fragilità sociali multifattoriali per la compresenza di problematiche che determinano lo stato di esclusione sociale; di solitudine determinata dalla povertà o devianza/patologia delle reti relazionali personali con il compagno e nella gestione dei figli. Per questi adulti, la circolarità dei fattori povertà (economica, relazionale, culturale, informativa e progettuale), violenza (su gli altri, sul proprio nucleo e su se stessi) e solitudine (difficoltà a creare e tenere legami sia forti che deboli, malattie terminali e/o invalidanti, depressione, dipendenza) sembrano essere le costanti, tra loro intrecciate in un processo circolare di causa ed effetto, dove non si riesce a cogliere, proprio perché circolare, l’inizio o la causa scatenante, che accompagnano il processo dal benessere, al rischio, alla vulnerabilità.
In particolare si individuano difficoltà vissute da nuclei monogenitoriali (donna con figli minori) e da singoli adulti, senza fissa dimora, in situazione di marginalità sociale.
Per questi soggetti il servizio ha il compito di predisporre esperienze progettuali innovative atte a favorire la prevenzione e la risoluzione delle possibili situazioni di disagio sociale a carico dei singoli e delle famiglie. Esperienze progettuali che devono essere il più possibile individualizzate, concordate con la persona singola o con la famiglia e che definiscano: la natura del bisogno stesso, gli obiettivi e le modalità di intervento, il costo, la durata e gli strumenti di verifica.
I suddetti percorsi consistono in un intervento innovativo con valenza socio-assistenziale/sanitaria, realizzato dagli Enti istituzionali titolari delle funzioni socio-assistenziali/sanitarie a livello territoriale, mediante la promozione dell’autonomia personale attraverso la valorizzazione delle capacità personali dell’assistito e l’inclusione sociale attraverso lo svolgimento di attività in contesti di vita quotidiana o in ambienti di servizio collocati anche in contesti lavorativi.
L’Area strategica “Povertà ed inclusione sociale” raggruppa i servizi dell’ente rivolti agli adulti fragili, alle persone in stato di povertà e a tutti i soggetti a rischio di esclusione sociale. Vi rientrano l’assistenza economica, i servizi domiciliari per persone fragili, gli inserimenti in comunità di donne sole e vittime di violenza, nonché i servizi e progetti di accoglienza dei migranti.